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Ѐ con la consueta passione e consolidata esperienza che la Galleria d’Arte Fondantico di Tiziana Sassòli organizza il diciottesimo “Incontro con la pittura”, tradizionale appuntamento autunnale che si svolge nel prestigioso spazio espositivo di via Castiglione a Bologna. In questa occasione verranno presentati più di 30 dipinti dal XV al primo XIX secolo, eseguiti dai più noti pittori emiliani o attivi in Emilia.
A documentare il Quattrocento sarà esposta una rarissima tavola di Giovanni Francesco da Rimini con un’affascinante Madonna con Bambino.
Il Cinquecento invece è ben delineato da diverse opere: una splendida tavola con Maria Maddalena di Lorenzo Costa, tra i più importanti artisti della scuola ferrarese a cavallo tra Quattro e Cinquecento; uno smagliante Battesimo di Cristo realizzato da Prospero Fontana, figura chiave del secondo manierismo bolognese, un dolce Ritratto di giovinetto con mela e fiori della celebre ritrattista, figlia di Prospero, Lavinia Fontana, un tenero e feriale Riposo dalla fuga in Egitto su tavola di Girolamo da Treviso, tra i più apprezzabili interpreti del raffaellismo locale, ed ancora uno Studio per una testa maschile di Bartolomeo Passerotti, principale esponente della scuola bolognese di fine Cinquecento.
La nutrita rosa di dipinti del XVII secolo conta opere del ferrarese Ippolito Scarsella detto Scarsellino con l’olio La vocazione di Matteo, di Ludovico Carracci, presente con un pregevole olio su rame La flagellazione di Cristo, di Francesco Albani, autore di una preziosa Sacra Famiglia con santa Teresa, sempre su rame, dell’allievo fiammingo di Guido Reni Michele Desubleo, di cui si espone per la prima volta la seducente tela con Aurora e Cefalo registrata nel 1655 nella prestigiosa collezione veneziana di Daniele Dolfin. Al Seicento appartengono anche altri capolavori di Simone Cantarini, Bartolomeo Cesi e l’elegante Svenimento di Ester di Giovanni Girolamo Bonesi. Il Settecento bolognese è ben rappresentato dal nobile pennello di Donato Creti, con una limpida tela raffigurante il Redentore, dal capriccioso rococò di Nicola Tommaso Bertuzzi detto l’Anconitano, presente con il raffinato Labano cerca gli idoli esposto alla recente monografica tenutasi al Museo della Sanità e dell’Assistenza di Bologna, dall’abile ritrattista Luigi Crespi che ci regala un Ritratto di gentiluomo e non mancano Giuseppe Gambarini, autore di due tipiche tele raffiguranti brani di vita popolare quotidiana e Bernardo Minozzi specialista in ameni paesaggi. Il tema della natura morta, genere assai apprezzato in ambito collezionistico, è affrontato invece da pittori quali Cristoforo Munari autore di una composizione di natura morta con frutta affiancata a stumenti musicali e cristalli, Francesco Malagoli, celebre per i suoi brillanti dipinti d’uva, Giuseppe Artioli da Cento, pittore egemone della singolare Accademia degli Encausti fondata a Mantova nel 1784 ed ancora lo “Pseudo-Vitali”, pseudonimo sotto cui si cela il nome di un misterioso pittore attivo a Bologna nella prima metà del XVIII secolo. In chiusura si propone una deliziosa tavoletta del protagonista della scena artistica felsinea tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento, Antonio Basoli, autore dell’Interno della chiesa di San Vitale nel complesso di Santo Stefano a Bologna, di grande rilevanza poichè riprodotto anche nelle tavole delle Vedute Pittoresche del 1833. Oltre agli autori descritti saranno esposte opere di altri artisti emiliani che vanno ad arricchire la raccolta pittorica. La mostra si rivelerà come sempre un’importante occasione per far conoscere al pubblico dipinti di notevole interesse scientifico capaci di affascinare non solo gli studiosi ed i collezionisti, ma anche quello dei tanti appassionati di pittura antica. In questa rassegna sono presenti capolavori rari e di grande rilievo, appartenuti ad importanti collezioni e già esposti nel passato in mostre internazionali. La presentazione delle opere nel catalogo è curata come di consueto dal Professor Daniele Benati, Direttore del Dipartimento di Arti Visive dell’Università di Bologna, che coordina il lavoro di un nutrito gruppo di specialisti.
Orari mostra:
10.00-13.00/16.00-19.30
chiuso giovedì pomeriggio e domenica